In libreria e al cinema, il toccante romanzo di Gayle Forman sulla ricerca del motivo per scegliere la vita anche quando si pensa di aver perso tutto
Nel mondo dei libri a volte sono le storie brevi e semplici quelle che più riescono a toccare l’anima del lettore, a strappare una lacrima o un brivido di emozione intenso e inaspettato. “Resta anche domani”, romanzo di Gayle Forman, ne è sicuramente un esempio.
Pubblicato per la prima volta in Italia da Mondadori nel 2009, “Resta anche domani” è disponibile dal 24 luglio in una nuova edizione la cui copertina si ispira alla locandina dell’adattamento cinematografico diretto R.J. Cutler e interpretato da Chloe Gomez e Jamie Blackley. Sebbene il trailer del film, nei cinema Italiani dal 18 Settembre, lo presenti prevalentemente come una storia d’amore, l’intera vicenda abbraccia anche tematiche difficili, come la perdita della famiglia e l’accettazione dell’idea della vita oltre la morte. Si basa infatti prevalentemente su una semplice, crudele domanda: se durante un incidente finissi in coma e perdessi tutta la tua famiglia cosa ti spingerebbe a scegliere di continuare a vivere?
Dalla quarta di copertina:
Non ti aspetteresti di sentire anche dopo. Eppure la musica continua a uscire dall’autoradio, attraverso le lamiere fumanti. E Mia continua a sentirla, mentre vede se stessa sul ciglio della strada e i genitori poco più in là, uccisi dall’impatto con il camion. Mia è in coma, ma la sua mente vede, soffre, ragiona e, soprattutto, ricorda. La passione per il violoncello e il sogno di diventare una grande musicista, l’ironia implacabile di Kim e la scazzottata che ha inaugurato la loro amicizia, l’amore di un ragazzo che sta per diventare una rockstar e la prima volta che, tra le sue mani, si è sentita vibrare come un delicato strumento. Ma ricorda anche quello che non troverà al suo risveglio: la tenerezza arruffata di suo padre, la grinta di sua madre, la vivacità del piccolo Teddy, l’emozione di vivere ogni giorno nella famiglia di un ex batterista punk e un’indomabile femminista. A tanta vita non si può rinunciare. Ma cosa rimane di lei, adesso, per cui valga la pena restare anche domani?
Il romanzo è senza dubbio un’opera toccante, che affronta temi delicati in maniera profonda e intensa. La narrazione segue il punto di vista di Mia che, vagando fuori dal suo corpo, osserva i suoi cari fare di tutto pur di starle vicino in ospedale e allo stesso tempo ricorda la sua vita prima dell’incidente, le scelte che stava per compiere e i genitori e il fratello perduti per sempre. I numerosi flaschback sono inseriti a regola d’arte nell’arco della storia, sempre in qualche modo ricollegati agli eventi del presente con i quali vanno a formare un percorso mentale ben delineato, un viaggio che porterà Mia a prendere la sua decisione.
Il tutto viene narrato con consapevolezza e metodo, ma allo stesso tempo con sentita emozione dall’autrice. La Forman infatti, giornalista freelance che da sempre si occupa di giovani e tematiche giovanili, riesce a immergersi con maestria nel punto di vista della protagonista, creando la perfetta fusione tra adolescente tipo e ragazza ideale. Sebbene cresciuta in una famiglia molto particolare, infatti, Mia è una ragazza come tante che ama confidarsi con Kim, la sua migliore amica; che a volte si sente fuori posto in mezzo alla confusione di una realtà che non è la sua e che spesso si sente insicura, in qualche modo non all’altezza di Adam, il suo bellissimo e popolare ragazzo.
Allo stesso tempo però, Mia è anche quella ragazza che molte vorrebbero essere, con una famiglia praticamente perfetta e un innato talento per la musica che la porterà ad avere la possibilità di entrare alla prestigiosa Julliard, importantissima scuola che le avrebbe permesso di dare una svolta alla sua passione, ma che avrebbe rischiato di allontanarla da Adam. La stessa storia con Adam è quella che qualunque adolescente vorrebbe vivere, una relazione fatta di insicurezze e piccole discussioni, ma anche intensa e romantica.
Proprio questa capacita di immedesimazione dell’autrice porta inevitabilmente a entrare in empatia e a soffrire con Mia quando tutta la sua vita finisce in pezzi. Il suo dolore e i suoi dubbi si alternano a ricordi di momenti di gioia e di emozioni intense che non potranno più tornare e questo porta il lettore a essere perfino combattuto su ciò che vorrebbe che la ragazza scegliesse di fare.
Un libro davvero molto intenso quindi, il cui unico difetto sta solo nel finale, un po’ troppo veloce e spiazzante per il lettore. Consigliato comunque a un pubblico adolescente e a chi ama le storie semplici e romantiche capaci anche di strappare qualche lacrima.