Lavorare nelle ONG, le Organizzazioni Non Governative, è innanzitutto una vocazione. Le ONG si occupano infatti della cura degli esseri umani in diverse condizioni, non sempre favorevoli. Presidiano i mari per salvare i migranti, svolgono lavoro di assistenza e cura in zone di conflitto e si occupano di formazione e sensibilizzazione su temi che riguardano i diritti umani e il diritto alla salute. Solo per citare un dato, sono 10.397 le persone salvate dalla Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere che dal 2021 opera nella zona del SAR del Mediterraneo. E tante sono le realtà che si occupano di salvare vite umane e di tutelarne i diritti. Operare nelle ONG richiede quindi tanta motivazione e anche la disponibilità a prepararsi con cura per affrontare situazioni che non sono così comuni. Si possono svolgere diverse mansioni all’interno delle ONG e per ognuna occorre seguire un percorso formativo specifico. Vediamo quali sono i ruoli principali e la formazione necessaria.
I ruoli in una ONG
Le ONG offrono una vasta gamma di opportunità, anche perché le le cose da fare sono numerose e richiedono diverse competenze. Ci sono dei ruoli tecnici, legati alla gestione delle attività, dei ruoli legati alla comunicazione e anche dei ruoli più operativi, per compiere le azioni sul campo. Rispetto ad altre tipologie di lavoro, per operare in una ONG bisogna seguire le regole contenute nella legge 125/2014, che fanno riferimento proprio all’inquadramento del personale nelle Organizzazioni Non Governative. Il dipendente può essere inquadrato come cooperante internazionale, volontario internazionale, il volontario senior e l’esperto, che di solito viene nominato con un decreto della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri.
Coordinatori di progetto
I coordinatori di progetto per una ONG si occupano di pianificare, implementare e valutare i progetti da svolgere nelle diverse zone in cui si è operativi. Ha il compito di rispettare gli obiettivi da raggiungere e, per essere efficiente, necessità di grandi doti relazionali, comunicative e di mediazione, in quanto deve interagire con diverse parti.
Operatori sul campo
Sono le persone in prima linea nei vari progetti delle ONG. Entrano in contatto con le comunità locali, coordinano il lavoro e svolgono le loro mansioni in base agli obiettivi. Possono essere medici, ingegneri, educatori, psicologi. Si aggiungono a questi professionisti anche quelli che si occupano della logistica, della raccolta fondi e della distribuzione dei beni.
Amministratori e comunicatori
Sono le persone addette alla gestione degli aspetti finanziari, amministrativi e di comunicazione dell’organizzazione. Possono essere avvocati, commercialisti, esperti finanziari e persone che conoscono il marketing e la comunicazione, che organizzano incontri pubblici di sensibilizzazione.
La formazione per lavorare in una ONG
La formazione necessaria per lavorare in una ONG dipende principalmente dal tipo di lavoro che si andrà a svolgere. Se si opera sul campo come medico, bisognerà essere laureati in medicina o anche specializzati. Per chi desidera diventare capo progetto, il percorso di relazioni internazionali all’Università è quello più indicato. Tra le conoscenze richieste per entrare in questo settore ci sono sicuramente le discipline sociali, pedagogiche e linguistiche, anche perché ci si sposta spesso all’estero e si interagisce con persone di diversa nazionalità.