In questi anni piuttosto complessi dal punto di vista economico, per via anche della pandemia di Coronavirus che dal 2020 ha invaso il mondo e costretto molti Paesi (tra cui l’Italia) a chiedere lo stato di emergenza, molto è stato fatto dal punto di vista delle agevolazioni di spesa per acquistare diversi beni. Ecco quindi che a disposizione dei cittadini sono stati messi molti bonus, tra cui quello infissi e serramenti, che è stato prorogato fino al 2024. Se perciò stai pensando di sostituire la tua vecchia porta blindata con una nuova, o di ristrutturarla adeguandola agli standard per la sicurezza, leggi qui. Ti diciamo quali sono i bonus che fanno al tuo caso grazie all’aiuto di Gioma srl esperta di porte blindate a Trieste.
Ecobonus e Bonus Sicurezza: le due agevolazioni più utilizzate per le porte blindate
Sono tre gli incentivi messi a disposizione di chi desidera intervenire sulle porte blindate di casa, o in generale sugli infissi e i serramenti: il Superbonus 110%, l’Ecobonus e il Bonus Sicurezza (quest’ultimo all’interno del provvedimento più ampio che è il Bonus Ristrutturazione). Tralasciando la trattazione del primo, che richiede un articolo a parte, ci concentreremo sugli altri due.
Ecobonus 2022: così migliori l’efficienza energetica della tua abitazione
La prima agevolazione fiscale messa a disposizione del consumatore è quella dell’Ecobonus. In quanto bonus fiscale non procederà dunque a rimborso, ma a scalare un determinato importo dalle tasse, ogni anno nella Dichiarazione dei Redditi. L’Ecobonus nasce per far sì che venga migliorata l’efficienza energetica all’interno delle abitazioni (e quindi anche un minore consumo di corrente elettrica e di gas), attraverso la sostituzione di porte blindate, finestre, serramenti. Le spese coperte non riguardano altresì solo porte e finestre, ma anche tapparelle, persiane e tende da sole. Va detto che la spesa che può essere detratta è pari al 50% del costo sostenuto se parliamo di un’abitazione singola, mentre per i condomini si può arrivare fino all’85%. Occorre poi che si tenga conto anche di un tetto massimo di spesa da non superare, che ammonta a 60 mila euro.
I requisiti per usufruire dell’Ecobonus
Per accedere all’agevolazione fiscale dell’Ecobonus bisogna possedere tre requisiti fondamentali:
- L’immobile, grazie ai nuovi serramenti, dovrà raggiungere l’aumento di almeno una classe energetica;
- La porta blindata o gli altri serramenti, dovranno soddisfare i valori di trasmittanza termica (secondo delle tabelle messe a disposizione nell’allegato E del Decreto Ministeriale sui requisiti per il bonus dell’ottobre 2020);
- Necessario anche rientrare in un massimale per metro quadrato. In questo caso va specificato che la cifra massima che si potrà detrarre va dai 550 euro al metro quadrato nelle zone contrassegnate come fasce A, B e C (corrispondenti alle zone residenziali e ai centri storici), fino ad arrivare ai 750 euro delle zone D, E, F (spazi agricoli, forestali o zone industriali)
Come ottenere l’Ecobonus 2022 e a chi inoltrare domanda
Oltre alla detrazione nella dichiarazione dei redditi per i dieci anni successivi (sempre di pari importo), l’ecobonus si può ottenere anche attraverso uno sconto in fattura o una cessione del credito (la richiesta va fatta rispettivamente o al venditore delle porte blindate e serramenti, o ad un istituto di credito). La data di scadenza per le presentazioni delle domande è fissata al 31 dicembre del 2024. Le domande vanno presentate all’Enea entro 90 giorni da quando i lavori sono stati ultimati. La documentazione attinente ai lavori effettuati, nonché le schede descrittive e quelle tecniche, va sempre conservata. I pagamenti possono essere effettuati invece con bonifico bancario o postale in cui vanno indicati: la causale, il codice fiscale del compratore e la Partita Iva del venditore.
Bonus Sicurezza: se ti interessa mettere la tua casa al riparo da furti e aggressioni
L’altro bonus molto interessante di cui puoi usufruire se hai intenzione di sostituire la tua vecchia porta blindata (o altri serramenti) con una nuova, o ristrutturarla, è il Bonus Sicurezza. Quest’ultimo fa parte di quelli che sono gli incentivi messi in campo per le ristrutturazioni (Pacchetto Ristrutturazione) e anche in questo caso l’importo viene restituito in detrazione per dieci anni, in sede di dichiarazione Irpef. Il Bonus Sicurezza consente di poter detrarre fino al 50% del costo sostenuto per l’acquisto di porte blindate o rinforzate, finestre, grate, infissi con vetri antisfondamento, tapparelle metalliche con blocchi, cancelli e recinzioni rinforzati, telecamere a circuito chiuso e in comunicazione con centraline private verso la Vigilanza. In poche parole si dovrà dimostrare di mettere in sicurezza la propria abitazione contro furti, aggressioni ed altri comportamenti illeciti da parte di terzi.
La somma massima di spesa ammonta a 96 mila euro (quella detratta, perciò, è 48 mila euro). Se possiedi una pratica edilizia aperta (SCIA o CILA) puoi chiedere anche uno sconto in fattura o una cessione del credito. La domanda in questo caso non va inoltrata all’Enea ma va compilata dal proprio commercialista o ad un CAF. È bene infine conservare tutta la documentazione e le ricevute dei pagamenti (ricevuta del bonifico bancario o postale, fatture dei fornitor, documentazione di addebito). C’è tempo fino al 31 dicembre 2024.