Il protagonista di American Sniper Chris Kyle (interpretato da Bradley Cooper)

American sniper: la storia vera di Chris Kyle

Di film sulla guerra, in tutte le sue sfumature, ne sono stati girati moltissimi. Tutti sono in misure diverse accomunati da un tema particolare: lo stress, la paura e l’angoscia dei soldati che, esposti ad eventi tragici e terribili, devono tornare a casa e cercare di adattarsi ad una vita che non riconoscono più.

Centro fondamentale del film American Sniper (diretto da Clint Eastwood nel 2014) è esattamente questo: prendere ispirazione all’autobiografia del cecchino americano Chris Kyle per raccontare il trauma del ritorno ad una vita normale.

American Sniper: la trama

Chris Kyle è un giovane texano che decide di arruolarsi nei Navy SEAL, il corpo scelto della Marina americana. Durante i mesi di addestramento Chris viene riconosciuto come un eccezionale cecchino -anche grazie alla passione per la caccia coltivata con il padre fin da bambino- ed indirizzato a quella carriera professionale. Nel frattempo incontra e sposa Taya. Nel 2004, Chris viene inviato a Falluja per il primo turno di servizio in seguito agli attacchi dell’11 settembre. Nel tentativo di proteggere i propri commilitoni uccide una donna e un bambino, che stavano per utilizzare una granata contro il plotone. L’esperienza lo scuote nel profondo, ma tra i compagni i suoi tiri eccezionali gli meritano il soprannome “Leggenda”.

La vita di guerra prosegue con grandi dolori. Nel tentativo di scovare un terrorista, “Il Macellaio”, Chris uccide alcuni dei suoi compagni e viene messa sulla sua testa una taglia da parte degli estremisti, ben consapevoli del suo talento di cecchino.

Durante il periodo di fermo e il successivo turno in Iraq nascono i due figli di Chris: Colton e una bambina. La moglie Taya è sempre più preoccupata per il marito, che vive le proprie giornate in una costante paura e in comportamenti autodistruttivi, probabilmente dovuti allo shock. Ignorando le sue rimostrante, Chris torna in Iraq per un terzo turno.

Durante i turni successivi perde molti compagni. Il senso di colpa per non averli protetti lo porta e lo riporta sul campo di battaglia, fino all’ultima, disperata. Bloccati su un tetto a corto di munizioni, Chris riesce ad uccidere un killer a 1920 metri dalla sua posizione: è il tiro a segno più lungo della storia. Negli anni, il SEAL è diventato il cecchino più letale della storia americana. Una tempesta di sabbia riesce a fornire uno scudo alla squadra, che riesce a fuggire.

Taya gli dà un ultimatum: Chris deve a tutti i costi tornare a casa, ad una vita normale, e abbandonare il proprio lavoro che l’ha distrutto e reso schiavo della paura. Con molta difficoltà riesce a trovare un lavoro civile, addestrando al tiro ex commilitoni feriti gravemente. Uno di loro, vittima dello shock post traumatico, lo ucciderà.

American Sniper è una storia vera

Tutte le vicende raccontate in American Sniper traggono origine dall’autobiografia di Chris Kyle, il cecchino americano del colpo impossibile, il più letale della storia dell’esercito. L’attore protagonista di American Sniper, Bradley Cooper, è riuscito a ricreare fedelmente il carattere e l’aspetto del soldato americano, al punto da far candidare il film al premio Best Movie agli Oscar del 2015.