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Biliardo, storia di un gioco che si tramanda da secoli

La storia del biliardo appartiene a secoli fa. Si tratta infatti, di un gioco antico, originario della Francia, ma anche molto diffuso in altri continenti.

È un gioco molto divertente in cui i partecipanti si affrontano a turno, dove ognuno di essi ha l’obiettivo – attraverso l’uso delle stecche – di mandare in buca più palline possibili.

Con gli anni chiaramente, le regole si sono evolute, alcune anche integrate.

Storia del biliardo: quando e da chi è stato inventato?

Il biliardo come abbiamo detto è un gioco antico, che risale a migliaia di anni fa.

L’invenzione risale al 1470, quando Luigi XI decise di ordinare il primo tavolo da biliardo in quel periodo.

Successivamente, anche altri continenti hanno voluto prender parte al biliardo, tanto che inevitabilmente negli anni sono nate organizzazioni, tornei molto competitivi e federazioni internazionali.

In Italia invece, il primo gioco a biliardo fu inventato a Venezia nel 1575 da Girolamo Genga, le cui regole erano pressoché identiche. Per giocare è sufficiente avere un tavolo rettangolare, al cui interno e agli angoli, sono posti buche e sponde.

L’obiettivo è riuscire ad imbucare le biglie (anche note come bocce o palline sferiche), in uno dei buchi presenti nel tavolo.

Negli anni possiamo affermare che anche la modalità di gioco è variata. Anticamente, in Grecia e in Egitto, vista la mancanza di tavoli, il gioco veniva praticato sul suolo e con dei bastoni piuttosto lunghi.

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Storia del biliardo all’italiana: cosa cambia dell’originale?

La storia del biliardo all’italiana è ricca di trasformazioni, come dimostrano i vari giochi che si sono succeduti negli anni: il biliardo moderno, con le sue regole elaborate e la varietà di varianti disponibili.

Rispetto al tavolo tradizionale con relative biglie e buche, la nuova versione presenta 3 biglie di colorazione differente (in generale giallo, bianco e rosso). Poi vi sono cinque omini o cosiddetti “birilli”, il cui colore solitamente è bianco.

Si forma un rombo centrale grazie a questi omini bianchi. I giocatori invece, hanno una stecca ciascuno e poi potranno iniziare a giocare.

Quanti tipi di biliardo esistono? Ecco le tipologie di tavolo

È chiaro che vista l’antichità del gioco del biliardo, negli anni le regole e le tipologie hanno subito una grande evoluzione. Anche i tavoli infatti, godono di una tipologia completamente differente, la cui struttura si può presentare:

  • Biliardo senza buche: molto utilizzato nella tipologia all’italiana, in cui è prevista una quantità ridotta di biglie. Nella maggior parte delle volte, questi tavoli senza nessuna buca, hanno la superficiale riscaldata.
  • Biliardo con buche larghe: è la tipologia di tavolo più comune, tanto che viene si rende idonei al biliardo pool, ovvero americano. Esistono in commercio, tavoli con biglie che si innescano in un vaso di raccolta, altri più evoluti dove la palla imbucata torna in un determinato punto mediante dei canali ben precisi.
  • Biliardo con buche strette: è uno dei tavoli più antichi – oggi non più usati – che ci possa essere. Ai tempi potevano esser convertiti in tavoli da cucina, dove le buche possedevano una apertura esterna metallica, la cui apertura scattava solo dopo che la pallina era caduta.

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