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Differenza tra invalidità, inabilità e disabilità: facciamo chiarezza

Quando si parla di persone diversamente abili, ci può essere parecchia confusione. Nel linguaggio comune, spesso, capita di confondere alcuni termini, come ad esempio, invalidità, disabilità e handicap. Per queste specifiche condizioni, esistono delle differenze ben precise, sia sul piano sanitario che giuridico. Analizzando le varie categorie di riferimento, è possibile distinguere alcune definizioni medico-legali, che sono legate a varie condizioni di invalidità. In sintesi, possiamo elencare le seguenti:

  • Invalidità civile
  • Disabilità o handicap
  • Invalidità professionale

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

L’invalidità civile

L’invalidità civile prevede il mantenimento e l’assistenza sociale per i soggetti che risultano inabili al lavoro e che non riescono a svolgere autonomamente le proprie attività quotidiane. Questa è rivolta a tutti i cittadini di età superiore ai 18 anni, anche ai soggetti che risultano essere non lavoratori.

Un soggetto per cui viene riconosciuta l’invalidità civile presenta un deficit fisico o psicologico che gli impedisce di svolgere qualsiasi tipo di attività. Per un’invalidità civile che riconosce al soggetto un grado di invalidità tra il 74 e il 100%, l’Inps si impegna ad erogare mensilmente un importo per l’assistenza. A tal proposito, se sei alla ricerca di ulteriori informazioni sulla pensione di invalidità ed eventualmente sui relativi arretrati, puoi rivolgerti a Risarcimenti e rimborsi.

Disabilità e handicap: due concetti legati tra loro

I concetti di disabilità e handicap sono abbastanza diversi da quello relativo all’invalidità civile, di cui abbiamo parlato in precedenza. Quest’ultima, infatti, si limita a valutare la condizione di un determinato soggetto in relazione alla sua attività lavorativa. Negli altri due casi, invece, si analizzano anche le conseguenze di tipo relazionale.

In poche parole, possiamo affermare che la disabilità è la menomazione fisica o psicologica di un soggetto, mentre, l’handicap è la conseguenza a tale disabilità. Si tratta di una condizione che pone il soggetto in questione in netto svantaggio sociale rispetto agli altri.

Le condizioni di svantaggio di cui parliamo si differenziano in questo modo:

  • Handicap lieve: il soggetto in questione presenta una minorazione sia fisica, psichica che sensoriale.
  • Handicap grave: in questo caso, la minorazione impedisce al soggetto di essere completamente autonomo, ed è necessaria l’assistenza.

In generale, per riuscire ad ottenere una certificazione di invalidità, è necessario analizzare i diversi casi e valutare vari criteri differenti. Inoltre, l’invalido civile può avere diritto all’assegno di invalidità civile e di indennità di accompagnamento. Il soggetto con disabilità, invece, non ha diritto a benefici economici, ma può avere delle agevolazioni sanitarie, fiscali e permessi speciali per il lavoro.

Invalidità professionale

L’invalidità professionale opera per tutelare i soggetti che svolgono un lavoro indipendente, autonomo, o i liberi-professionisti.

Le prestazioni riconosciute per questo tipo di invalidità, si suddividono in due categorie:

  • Assegno di invalidità non reversibile: è rivolto ai soggetti che non possono svolgere la propria attività lavorativa a causa di condizioni permanenti.
  • Pensione di inabilità reversibile: anche in questo caso, è rivolta ai soggetti che non possono svolgere un’attività lavorativa in perfetta autonomia.

Ovviamente, prima di riconoscere tali prestazioni è necessario accertarsi dello stato in cui si trovano i soggetti richiedenti. Oltre ai principali requisiti sanitari, vengono richiesti anche dei requisiti minimi contributivi.