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Pet therapy per gli anziani: a cosa serve e perché è efficace

Fin dall’antichità l’uomo è stato affiancato nella sua vita quotidiana dalla presenza di animali domestici. Sono migliaia i film ispirati dall’amore del cane verso l’uomo e dall’uomo verso il cane.

Ma da dove viene questo sentimento? Quanto influisce sulla nostra vita?

Sicuramente si tratta di un amore istintuale che nasce dal profondo dell’animo, tutti gli esperti sono concordi nel dire che esso ha una influenza fortemente positiva ed equilibrante.

In moltissimi casi addirittura la presenza costante degli animali favorisce il risultato di terapie mediche in soggetti fragili come: i malati di cancro, i portatori di handicap fisici o mentali e gli anziani.

Vediamo come funziona la pet therapy per la terza età e perchè è efficace.

Pet therapy per il benessere degli anziani

Da molti anni c’è la consapevolezza che vivere con un cucciolo in casa migliora la qualità della vita. Specialmente per gli anziani, la compagnia di un piccolo animale domestico offre parecchi benefici, regalando loro sia benessere fisico sia psicologico.

Sono tanti gli episodi in cui il contatto tra anziano e cucciolo assume il valore di una vera e propria terapia, la pet therapy, appunto. Ed è proprio il Ministero della Salute a proporre la pet therapy per gli over 65, con lo scopo di mantenere e favorire un rapporto/contatto tra anziani e animali, in modo da ridurre la solitudine.

Secondo alcuni studi scientifici, infatti, si è evidenziato che uno dei fattori scatenanti la depressione nella terza età, è appunto il vivere da soli. Un’altra fonte autorevole in materia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha dato l’allarme che nel giro di pochi decenni sarà proprio la solitudine a essere la seconda causa di morte nel pianeta.

A questo punto vi starete chiedendo come un gattino o un cagnolino possano essere di contrasto a tale avviso piuttosto preoccupante. Continuate e leggere e avrete le risposte opportune.

Come si fa la pet therapy per anziani?

Il primo impiego della pet therapy è legato al sostegno dei bambini e delle persone affette da autismo. Ben presto, visto il successo di questa semplice terapia, si è ampliato lo spettro dei cosiddetti pazienti, coinvolgendo altri destinatari, ossia persone che, pur non avendo nessun tipo di specifica patologia, vivono da soli.

Anche se il termine terapia potrebbe trarre in inganno, la pet therapy per anziani si fa in maniera molto semplice. Diventa curativa poichè trasmette positività negli anziani che, con l’invecchiamento, tendono a sentirsi inutili, al punto di arrivare a forme di depressione piuttosto serie. In questi casi, occuparsi di un animale domestico, aiuta le persone anziane a contrastare quel senso d’inutilità, sentendosi responsabili del benessere di un altro essere.

Poichè la presenza costante di un gatto o di un cane, è capace di restituire agli anziani energia positiva, gli operatori sanitari sono concordi nell’invogliare verso l’adozione di un cucciolo.

In alcune residenze sanitarie per anziani e strutture ospedaliere, attualmente, è prevista la pet therapy per gli over 65, proprio perchè la presenza di un cucciolo ha un impatto positivo nel contrastare il processo dell’invecchiamento, rendendolo più sereno.

Per ottenere maggiori info, sulla serenità e il riposo degli animali usati per la pet therapy, ci siamo rivolti a degli esperti del mondo pet di cuccedivine.com, essi hanno fatto del loro amore degli animali un vero e proprio lavoro.

Si interfacciano con tante famiglie e istituti, che adottano un cucciolo, dando loro consigli sul riposo del cane e del gatto e su come far sentire i loro amici a 4 zampe il più possibile sereni in modo da vivere appieno tutte le avventure con la loro nuova famiglia.

Perchè è efficace la pet therapy?

Sono tanti gli studi scientifici a confermare l’efficacia della pet therapy. In primo luogo, il contatto frequente con un animale domestico, riesce a modificare i parametri della pressione e del polso. In tal modo essa interagisce con l’organismo, andando a contrastare l’ipertensione e i rischi di infarto del cuore.

Dal momento in cui un anziano adotta e si prende cura di un cane, si sente stimolato a muoversi, assicurandosi che il proprio animale faccia la passeggiata quotidiana. Questa è una strategia ottima per svolgere ogni giorno attività motoria, con conseguenti benefici sull’organismo e sui sistemi cardiaco e circolatorio.

La pet therapy, inoltre, non soltanto contrasta la depressione ma induce una sensibile diminuzione del senso si ansia, inibendo la percezione del dolore.

Insomma chi resta a contatto continuativo con un animale domestico vive la propria vita in modo più sereno, sentendo meno la solitudine, e in sostanza più felice.