Quali sono le differenze tra le diverse tipologie di prestito?

Esistono diverse tipologie di prestito personale che si possono richiedere sulla base delle proprie esigenze familiari e di acquisto.

Una prima distinzione che si può fare è quella tra prestito personale finalizzato e non finalizzato. C’è una differenza anche tra i finanziamenti personali e il prestito con cessione di un quinto dello stipendio o della pensione.

Vediamo nel dettaglio, in questa guida le differenze che sussistono tra le principali forme di prestito personale che si possono richiedere alle banche e istituti finanziari.

Prestiti finalizzati: cosa sono e quali le differenze con quelli senza motivazione di spesa

I prestiti finalizzati sono finanziamenti che si possono richiedere solo si da una giustificazione di spesa, ossia se si chiarisce il motivo per il quale si sta richiedendo il prestito.

Il finanziamento finalizzato può essere richiesto, dunque per il pagamento di beni e servizi. Ad esempio, tra le motivazioni più comuni che spingono alla richiesta di questo finanziamento c’è il supporto al far fronte a spese per:

  • Nuovi dispositivi tecnologici come smartphone, tablet e PC
  • Elettrodomestici e mobili per la casa
  • Acquistare un’automobile, una moto o un altro mezzo di trasporto
  • Servizi di agenzie, aziende ecc…
  • Corsi di formazione e master presso università private

La peculiarità di questo prestito è che può essere richiesto non solo alle banche o finanziarie, ma spesso gli stessi marchi o negozi a offrire un finanziamento (in collaborazione con banche ed istituti di credito) ai clienti per agevolare l’acquisto dei beni o servizi offerti.

Le differenze principali tra i prestiti finalizzati e quelli non finalizzati (ossia senza giustificazione di spesa) sono:

  1. Il prestito finalizzato ha un importo pari al valore del bene o servizio che si deve acquistare. Il prestito senza giustificazione di spesa permette di richiedere una somma fino a 30 mila euro senza dover appunto dichiarare il motivo per il quale lo si sta richiedendo.
  2. Il prestito finalizzato può essere accessibile anche direttamente presso le attività che offrono un determinato bene o servizio. I prestiti non finalizzati si devono richiedere in banca o presso un istituto di credito.
  3. I finanziamenti con finalità di spesa possono in alcuni casi essere offerti a interessi zero; dunque, richiedono solo il pagamento delle spese di istruttoria e incasso rata ma non prevedono TAN o TAEG. I prestiti non finalizzati presentano sempre degli interessi variabili in base all’importo richiesto e alla durata del finanziamento.
  4. Il prestito finalizzato non dà l’importo direttamente al richiedente, ma paga il prestatore di bene o servizi verso il quale dovrà essere indirizzato il pagamento per ottenere il prodotto o servizio richiesto. I prestiti senza giustificazione di spesa prevedono invece l’erogazione della somma contante che viene versata sul conto corrente del richiedente.

In entrambi i casi, i prestiti finalizzati e no, vengono concessi solo alla presenza di specifici requisiti quali: un reddito dimostrabile (stipendio, pensione o reddito da lavoratore autonomo); documenti in regola e in corso di validità (in caso di permesso di soggiorno questo deve durare per tutto il periodo del finanziamento); nessun protesto pregresso o iscrizione alla Centrale dei Rischi bancaria come cattivo pagatore; un’età minima di 18 anni.

Prestito non finalizzato o per liquidità: cosa prevede? Quali le principali tipologie

Il prestito non finalizzato, senza giustificazione di spesa, conosciuto anche come finanziamento per liquidità permette di ottenere una somma di denaro sul proprio conto corrente anche se non si specifica alla banca o istituto di credito il motivo per il quale si sta chiedendo quella determinata cifra.

Il prestito personale può essere richiesto senza giustificativo di spesa fino a un massimo di 30 mila euro da restituire in non più di 120 rate, ossia in massimo 10 anni.

In genere, per richiedere questo finanziamento, come abbiamo visto sopra, sono richiesti il possesso di requisiti sia economici e reddituali sia personali (quali età, documenti in regola, residenza in Italia, possesso di un conto corrente movimentato da almeno un anno).

Per quanto riguarda i finanziamenti personali non finalizzati, bisogna però considerare che ci sono alcune forme di prestito che si possono adattare anche a chi non ha uno stipendio, una pensione o un reddito da lavoro autonomo o come libero professionista.

Tra queste forme di finanziamento ci sono:

  • Prestito senza busta paga
  • Prestito per casalinghe
  • Prestito d’onore per gli studenti
  • Prestiti per i lavoratori atipici

Il prestito senza busta paga o per lavoratori atipici in genere è un finanziamento personale che prevede che il richiedente sia supportato nella richiesta della somma da un garante, che possa garantire il pagamento delle rate e intervenire nel caso in cui il titolare del prestito non sia in grado di corrisponderlo.

In questo caso, il garante che deve concedere anche una fidejussone, deve avere requisiti reddituali e personali in linea con quelli illustrati, compresa un reddito da lavoro fisso (come contratto a tempo indeterminato) o essere titolare di una pensione.

Per quanto riguarda il prestito d’onore, questo viene concesso anche senza garanzie, a patto che lo studente che lo richiede sia meritevole e rispetti i vincoli previsti da questa peculiare forma di prestito personale.

Cessione di un quinto dello stipendio o pensione: come funziona

Infine, tra i diversi prestiti personali che si possono richiedere c’è la cessione di un quinto dello stipendio o della pensione.

La cessione di un quinto dello stipendio o della pensione permette ai lavoratori (di aziende private, pubbliche e statali) e pensionati di richiedere una somma in prestito, senza giustificazione di spesa, che dipende dall’importo dello stipendio/pensione e dalla durata del finanziamento che può essere di massimo 120 mesi.


Ad esempio, un lavoratore che prende uno stipendio di 1200 euro netti al mese può richiedere un prestito da restituire in 10 anni, pari a 28.800 euro (comprensivo degli interessi da corrispondere).

Oltre ai massimali di prestito che dipendono dall’importo dello stipendio/pensione, anche la rata dipende dall’ammontare netto del cedolino mensile che si percepisce. Per esempio, se 1200 euro è lo stipendio netto, la rata mensile (comprensiva degli interessi) massima che si può pagare è pari a 1/5 quindi, in questo caso non può superare i 240 euro al mese.

La rata infine viene addebitata direttamente dal cedolino dello stipendio o della pensione.

Questa soluzione di prestito personale è ottimale sia per i lavoratori dipendenti sia per i pensionati, che possono attraverso la cessione del quinto porre a garanzia del prestito il loro stipendio o la loro pensione.

Inoltre, data la garanzia data dal datore di lavoro oppure dall’ente pensionistico, questa forma di prestito è accessibile facilmente anche a chi è segnalato come cattivo pagatore.

Differenze tra prestito personale non finalizzato e cessione del quinto

Le principali differenze tra cessione del quinto e prestito personale non finalizzato sono:

  1. La cessione di un quinto ha un massimale richiedibile che dipende dall’importo netto dello stipendio/pensione. Il prestito non finalizzato ha un massimale di richiesta pari a 30 mila euro.
  2. La rata del prestito non finalizzato viene calcolata sulla base dell’importo richiesto, interessi da corrispondere e durata del finanziamento, e la rata può essere superiore anche al quinto dello stipendio. La cessione di un quinto invece impone che la rata massima sia pari alla quinta parte dello stipendio/pensione.
  3. La cessione del quinto può essere richiesta solo da dipendenti pubblici/privati oppure dai pensionati. Il prestito personale è accessibile anche ai lavoratori autonomi o liberi professionisti.
  4. La rata del prestito non finalizzato può essere addebitata su conto corrente oppure corrisposta con il pagamento di bollettini mensili. Mentre la cessione del quinto prevede la rata addebitata direttamente sulla pensione/stipendio.

In conclusione, entrambi permettono di ottenere liquidità sul proprio conto corrente, ma le modalità di richiesta e rimborso differiscono, come per quanto riguarda la platea più o meno ampia di richiedenti che possono accedere al finanziamento.

Vai su https://prestitimag.it/prestiti/ per conoscere nel dettaglio tutte le tipologie di prestito, i loro vantaggi e i loro svantaggi.