Tessuto non tessuto, che cos’è e come viene utilizzato

Il tessuto non tessuto è realizzato in laboratorio ed è costituito principalmente da polipropilene. A differenza dei tessuti tradizionali realizzati con materiali naturali, in questo caso, le fibre vengono disposte in modo casuale senza bisogno di dover realizzare la tessitura. Dal salto di questa fase deriva il nome caratteristico.

I punti di forza del tessuto non tessuto risiedono nella sua capacità di essere idrorepellente e assorbente, tanto da essere un’ottima base per i processi di plastificazione, nell’incredibile resistenza ed elevata morbidezza. Inoltre, il tessuto non tessuto è anche ignifugo o flame retardant.

 Per questi motivi, il TNT, viene impiegato in tantissimi campi, anche molto diversi tra loro.  Ad esempio, il tessuto non tessuto è largamente utilizzato nell’agricoltura, per proteggere raccolti e serre, nell’ambito medicale, nel settore beauty, ma anche nella ristorazione, nell’edilizia e nell’arredamento.

Che materiale è il tessuto non tessuto?

Il tessuto non tessuto è una fibra sintetica ottenuta da polimeri di polipropilene, polyester, rayon o viscosa che vengono tenuti insieme grazie a dei trattamenti di tipo meccanico, termico o chimico.

Si tratta, quindi, di un materiale che viene creato in laboratorio e che vanta caratteristiche eccezionali. Come si legge sul sito https://www.nontex.eu/, è possibile anche personalizzare il TNT per rispondere a specifiche esigenze e, quindi, intervenire su alcuni aspetti come la dimensione, forme e colori.

Inoltre, proprio perché questa tipologia di tessuto viene realizzata con tecniche molto diverse da quelle della tessitura tradizionale, è possibile anche ottenere un notevole risparmio dei costi di produzione.

Come nasce il tessuto non tessuto

Il tessuto non tessuto risale agli anni’ 30 quando venne creato il feltro, un materiale prodotto grazie a tecniche molto simile a quelle attualmente impiegate per il TNT. Infatti, il feltro veniva ottenuto dalla lavorazione delle fibre di lana che venivano sottoposte a dei procedimenti che utilizzavano il calore e l’umidità.

In realtà, per arrivare al tessuto non tessuto si è dovuto attendere fino agli anni ’50, periodo a cui si fa risalire la nascita dell’industria TNT.

Cosa fare con il tessuto non tessuto?

Il tessuto non tessuto è molto versatile. Infatti, questo materiale, soprattutto se combinato con altre tipologie di fibre e di tessuti può essere impiegato per realizzare oggetti di uso comune, dalle shopping bag alle mascherine, come telo di protezione nel settore dell’agricoltura, ma anche per realizzare complementi d’arredo e mobili, per beni industriali e di consumo.

Si tratta solo di alcuni esempi del possibile impiego del TNT, ma le sue applicazioni sono praticamente infinite dal momento che è possibile anche far si che i teli di questo materiale imitino l’aspetto, la consistenza e lo spessore di altri prodotti. Nel settore della moda, sono molto richiesti i tessuti non tessuti di tipo spunbonded perché sono molto sottili, resistenti e offrono una piacevole sensazione al tatto.

Inoltre, esistono versioni di tessuto non tessuto che sono lavabili e quindi riutilizzabili più volte, oppure soluzioni destinate al monouso, una scelta ideale soprattutto per alcuni settori come quello degli articoli per feste (chi vuole preparare una festa sceglie articoli monouso), medicale e del beauty.